Dal 2016 il marchio Bosch è entrato nel mercato italiano della termotecnica presentando la propria gamma completa di sistemi per il riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria. L’obiettivo primario è quello di offrire prodotti innovativi ed efficienti che riescano ad essere eleganti e di design con materiali di primissima qualità.
Una caldaia convenzionale rilascia nell’atmosfera fumi di scarico ad una temperatura superiore ai 140/160° C. Essi contengono una quantità elevata di calore sotto forma di vapore acqueo, che è un prodotto della combustione.
Una caldaia a condensazione è in grado di recuperare ed utilizzare tale calore emesso sotto forma di vapore acqueo per il riscaldamento. Il suo scambiatore di calore è progettato appositamente per abbassare in modo opportuno la temperatura dei fumi di scarico ed ottenere la condensazione del vapore acqueo, che avviene intorno ai 55° C. Il calore liberato dalla condensazione viene ceduto all’impianto, che dunque dovrà assorbire meno calore per raggiungere la temperatura di mandata, risparmiando in tal modo sui consumi di gas. Il calore di condensazione del gas metano è circa l’11% della sua energia termica totale, quindi l’entità del risparmio è notevole.
Per sfruttare al meglio la condensazione è necessaria una bassa temperatura del circuito di riscaldamento, che dovrebbe essere regolata in funzione del carico termico (ad esempio per mezzo di una centralina climatica dotata di sonda esterna). Le massime temperature nel circuito di riscaldamento non dovrebbero comunque superare i 75°/55°C (in corrispondenza del massimo carico termico).